Il lavoro sulle coperture rappresenta un’attività a rischio elevato, in particolare per quanto riguarda la caduta dall’alto: l’elaborato tecnico della copertura è dunque essenziale.
L’elaborato tecnico della copertura costituisce un documento importante per includere tutte quelle informazioni (indicazioni progettuali, prescrizioni tecniche, verifiche di sicurezza, certificazioni di conformità, ecc.) utili per proteggere i lavoratori dal rischio di caduta dall’alto durante i lavori su coperture.
L’elaborato tecnico della copertura è obbligatorio per interventi su edifici pubblici/privati quali, ad esempio:
riparazioni;
impermeabilizzazioni;
interventi di efficientamento energetico;
installazione di sistemi di protezione;
installazione di impianti solari termici o di antenne;
manutenzione di canne fumarie;
smaltimento o trattamento amianto;
ecc.
Chiaramente, si fa sempre riferimento a interventi su coperture che espongono al rischio di caduta da un’altezza superiore a 2 metri.
Dunque, questo elaborato che dovrà essere predisposto dal progettista o dal coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione, si rende necessario ogni qualvolta si prevede un intervento di manutenzione ordinaria o straordinaria che interessi almeno 100 mq della copertura d’intervento pari al 50% della superficie complessiva di almeno 200 mq, l’installazione di impianti tecnici, telematici e fotovoltaici in copertura oltre ad interventi di ristrutturazione e ricostruzione edilizia che riguardano modifiche alle strutture portanti di tetti e lastrici solari.
I contenuti dell’elaborato tecnico della copertura
Per quanto riguarda i contenuti dell’ETC, innanzitutto vanno inclusi gli elaborati grafici in scala adeguata, ove indicare:
- area di intervento;
- ubicazione e caratteristiche dimensionali dei percorsi e degli accessi;
- posizionamento degli elementi protettivi e dei dispositivi anticaduta per il transito e l’esecuzione dei lavori;
- dispositivi di protezione collettiva e/o individuali;
- altezza libera di caduta su tutti i lati esposti ad arresto caduta;
- bordi e aree di lavoro soggetti a trattenuta, ad arresto caduta, a manutenzione operata dal basso;
- aree della copertura non calpestabili;
- aree libere in grado di ospitare le soluzioni provvisorie prescelte;
- misure relative al recupero in caso di caduta.
Oltre agli elaborati grafici, l’elaborato tecnico della copertura deve prevedere anche i seguenti contenuti minimi:
- relazione tecnica illustrativa delle soluzioni progettuali;
- relazione di calcolo, ad opera di un professionista abilitato;
- certificazione del fabbricante dei dispositivi di ancoraggio;
- dichiarazione di conformità dell’installatore sui dispositivi di ancoraggio;
- manuale d’uso e programma di manutenzione dei dispositivi di ancoraggio.
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