Lavorare in Sicurezza non è soltanto un Diritto ma un Dovere che spetta al datore di lavoro.

Il datore di lavoro ha il dovere di garantire la salute e sicurezza dei lavoratori: è lui il responsabile della gestione, dell’organizzazione, del controllo, della vigilanza e dell’attuazione delle misure di tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.

Gli adempimenti obbligatori assegnati dal D.Lgs 81 al datore di lavoro sono molteplici e riguardano ogni aspetto della sicurezza aziendale, ovvero:

-la valutazione di tutti i rischi presenti sul luogo di lavoro;

-la messa a norma di locali, impianti, macchinari ed attrezzature;

-l’organizzazione del servizio di prevenzione e protezione;

-la nomina delle figure indispensabili per la sicurezza sul lavoro;

-l’informazione, la formazione e l’addestramento dei lavoratori.

  1. Se il datore e chi collabora con lui nella predisposizione delle misure di tutela, non ottempera a quanto previsto dalla normativa, ad esempio non fornendo ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale, non predisponendo adeguati sistemi di illuminazione dei sotterranei, etc. viene assoggettato a specifiche sanzioni.

Esempio: datore di lavoro non ha valutato i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, viene punito con l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro [6].

  1. Qualora il lavoratore si renda conto che il datore di lavoro non abbia ottemperato le dovute misure di sicurezza, può richiedere al responsabile del servizio di prevenzione e protezione, al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o al datore stesso di intervenire per porre rimedio.

Esempio: nei lavori in sotterraneo, se il lavoratore nota un cattivo funzionamento dell’impianto di ventilazione o se non è stato installato a norma, può segnalare tale situazione di pericolo al datore di lavoro.

  1. Se il datore non adotta tutte le misure atte a garantire la sicurezza dei lavoratori, il lavoratore può chiedere l’intervento dell’Ispettorato del lavoro; questi è competente a verificare, a livello provinciale, regionale, interregionale e nazionale, l’efficace ed efficiente tutela della salute e della sicurezza nelle varie situazioni lavorative.

Esempio: il lavoratore si presenta all’ufficio dell’Ispettorato del lavoro territorialmente competente (indicato come Direzione Territoriale del Lavoro), rilasciando le proprie generalità, quelle del proprio datore e ogni altra informazione concernente il rapporto di lavoro, specificando le ragioni per cui chiede l’intervento.

  1. In caso di mancato rispetto, da parte del datore, delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro tale da compromettere lo stato di salute del lavoratore, questi può anche presentare le proprie dimissioni per giusta causa.

Esempio: il lavoratore compila l’apposito modello disponibile in via telematica, personalmente o con l’aiuto di un intermediario abilitato (ad esempio, un patronato). In seguito alla presentazione delle dimissioni per giusta causa del dipendente, il datore di lavoro, sarà tenuto a corrispondergli l’indennità sostitutiva di preavviso, cioè una somma di denaro pari alla retribuzione che sarebbe spettata al lavoratore, in caso di dimissioni ordinarie.

La sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto del lavoratore ed un interesse per l’impresa, che garantisce così un ambiente confortevole, sicuro e quindi più produttivo.

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