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I Dispositivi di Protezione di III categoria rappresentano il massimo livello di protezione per i lavoratori.

I DPI di terza categoria sono attrezzature idonee a preservare la salute dei lavoratori contro gravi danni derivanti dalla specifica mansione svolta nel luogo di lavoro.

Nei dispositivi di protezione di terza categoria rientrano tutti gli strumenti capaci di tutelare il lavoratore da danni gravi o permanenti per la salute.

Questi dispositivi di protezione individuale sono utili per:

Proteggere le vie respiratorie

Proteggere da sostanze e miscele pericolose per la salute;

Assicurare un adeguato isolamento con apparecchi di protezione isolanti, ivi compresi quelli destinati all’immersione subacquea;

Assicurare una protezione limitata nel tempo contro le aggressioni chimiche e le radiazioni ionizzanti;

Far svolgere all’operatore attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d’aria non inferiore a 100°C;

Far svolgere all’operatore attività in ambienti con condizioni equivalenti ad una temperatura d’aria non superiore a – 50°C;

Salvaguardare le cadute dall’alto;

Salvaguardare da rischi connessi alle attività che espongono a tensioni elettriche pericolose;

Proteggere da tagli o da ferite da proiettile.

DPI di III Categoria, normativa

In alcuni ambiti, i DPI di terza categoria sono obbligatori, come specifica il D. Lgs. 81/08, mentre in altri casi sono facoltativi, a discrezione del lavoratore o suo datore. Inoltre, il D. Lgs. 81/08 stabilisce che i lavoratori debbano provvedere alla cura dei dispositivi di protezione senza apportarvi modifiche.

Inoltre, la UNI EN 365 prevede e stabilisce che ogni DPI anticaduta sia sottoposto a regolare manutenzione ed ispezione periodica.

– Manutenzione: da effettuare ogni qualvolta il DPI viene utilizzato e serve a mantenere lo stesso in condizioni di funzionamento sicuro.

– Ispezione periodica: da effettuare ogni 12 mesi prevedendo un’ispezione approfondita per rilevare eventuali malfunzionamenti del DPI stesso.

I nostri dispositivi facilitano e velocizzano il tuo lavoro.

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I Sistemi Linea Vita non devono essere recepiti solo come un obbligo, ma come mezzo per rendere il lavoro sicuro.

Cos’è una linea vita?

È un sistema di ancoraggi lineare, ovvero la linea (flessibile o rigida) compresa tra ancoraggi di estremità e/o intermedi, alla quale si fissa l’operatore. A quest’ultimo è fatto obbligo di indossare un D.P.I. (Dispositivo di Protezione Inpiduale) di III categoria contro le cadute dall’alto, fissato alla linea sia mediante un connettore che mediante un punto di ancoraggio mobile.

Come scegliere una linea vita?

La linea vita viene scelta in base alla superficie di lavoro da coprire e in base alla tipologia di tetto in cui verrà installata.

Pertanto, per scegliere un sistema di anticaduta perfetto e funzionale sotto tutti i punti di vista è necessario:

  • un’adeguata valutazione della superficie sulla quale installarla;
  • un’analisi della tipologia di tetto e della presenza o meno di kit che agevolano il posizionamento della struttura, specie a ridosso degli edifici e delle costruzioni poste ad alta quota.
  • un controllo delle diverse linee vita e di quanto possono essere funzionali rispetto alle reali necessità.
  • le dimensioni che deve avere la struttura al fine di garantire sicurezza e stabilità.

Quanti tipi di linee vita tetto esistono?

Esiste una classificazione delle linee vita:

linea vita di tipo A: sottoclassificata in A1 e A2, sono le linee vita di tipo permanente.

linea vita di tipo B: temporanea (fatte ad esempio durante e per l’esecuzione del cantiere).

linea vita di tipo C: anch’essa permanenti.

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Fra gli adempimenti richiesti dalla legge italiana in campo di sicurezza nell’edilizia, per quel che concerne i lavori eseguiti in quota, vi è l’installazione di sistemi anticaduta (linee vita).

I lavori in quota possono esporre i lavoratori a rischi molto elevati per la loro salute e sicurezza, in particolare a rischi di caduta dall’alto e ad altri gravi infortuni sul lavoro.

Per questo motivo è fondamentale prestare attenzione a tali situazioni e preferire apprestamenti per la sicurezza collettiva rispetto a dispositivo per la sicurezza individuale.

Linee vita: normativa recente

La recente normativa ha posto l’attenzione sul dotare le coperture di dispositivi a cui ogni soggetto che accede alla copertura stessa per una qualunque attività lavorativa (dell’antennista al lattoniere o a chi ripassa i coppi) possa agganciare il proprio bagaglio di imbracature.

Questi tipi di dispositivi possono essere puntuali, cosiddetti ganci tetto, o lineari, come ad esempio le linee vita.

La normativa settoriale per tali apprestamenti è stata demandata alle singole Regioni: per cui è necessario prestare attenzione alle prescrizioni più particolari che le varie Regioni possono aver previsto nel proprio regolamento, soprattutto in fase di progettazione.

Linee vita: documentazione necessaria

Quando si procede all’installazione di tali apprestamenti di ancoraggio, esistono una serie di documenti che devono essere consegnati al committente. Fra questi:

– la dichiarazione di conformità alla Normativa UNI EN 365

– la periodicità delle ispezioni periodiche (che la norma prevede comunque non superiore a quattro anni)

– il numero di operatori che possono utilizzare il dispositivo di ancoraggio

– i dispositivi di protezione individuale che devono esser utilizzati in combinazione con l’ancoraggio

– la possibilità o meno di utilizzo del dispositivo di ancoraggio in trattenuta

– l’impossibilità di utilizzo dell’ancoraggio per sistemi di sollevamento.

Queste informazioni si trovano anche nel libretto di uso e manutenzione del sistema di ancoraggio che fornisce il produttore. Le altre informazioni, come il numero di ganci, la distanza tra loro etc., sono contenute nell’elaborato tecnico della copertura e nelle relazioni da presentare in Comune a norma della normativa regionale o in assenza di essa a norma della UNI 11560.

La sicurezza sul luogo di lavoro è un diritto del lavoratore ed un interesse per l’impresa, che garantisce così un ambiente confortevole, sicuro e quindi più produttivo.

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È stato pubblicato sul sito dell’Inail il nuovo modello OT23, utile per le istanze di riduzione del tasso medio di tariffa per prevenzione, relativo agli interventi migliorativi adottati dalle aziende nel corso del 2020, consultabile e scaricabile insieme alla guida per la sua corretta compilazione.

Il nuovo modello è interessato da numerose novità!

La riduzione del tasso, disciplinato dal D.M. 3 Marzo 2015, è riconosciuta in misura fissa:

-la riduzione del 28% fino a 10 lavoratori,

-la riduzione del 18% da 11 a 50 lavoratori,

-la riduzione del 10% da 51 a 200 lavoratori,

-la riduzione del 5% oltre i 200 lavoratori.

Le categorie degli interventi di prevenzione del Mod. OT23/2021 sono suddivise in:

CATEGORIA A: prevenzione degli infortuni mortali (non stradali)

Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento (A-1);

Prevenzione del rischio di caduta dall’alto (A-2);

Sicurezza macchine e trattori (A-3);

Prevenzione del rischio elettrico (A-4);

Prevenzione dei rischi da punture di insetto (A-5);

CATEGORIA B: prevenzione del rischio stradale;

CATEGORIA C: prevenzione delle malattie professionali

Prevenzione del rischio rumore (C-1);

Prevenzione del rischio chimico (C-2);

Prevenzione del rischio Radon (C-3);

Prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici (C-4);

Promozione della salute (c-5);

CATEGORIA D: formazione, addestramento e informazione

CATEGORIA E: misure organizzative per la gestione della salute e sicurezza;

CATEGORIA F: gestione delle emergenze e DPI.

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L’installazione Linea Vita: il dispositivo anti-caduta per la sicurezza durante i lavori in quota.

L’installazione della linea vita su tetto consiste nel rispettare le indicazioni del tecnico che ha progettato il sistema anticaduta. Attraverso l’installazione di appositi dispositivi di ancoraggio viene garantito che gli incaricati allo svolgimento delle operazioni di manutenzione sugli edifici, tramite la tecnica dei lavori su corsa, possano operare in piena sicurezza.

L’ITER DI INSTALLAZIONE DELLE LINEE VITA

  1. Sopralluogo

È fondamentale per progettare la soluzione più adatta all’edificio, tenendo conto sia delle esigenze tecniche che delle richieste del committente.

  1. Installazione

L’installazione viene eseguita da operatori qualificati ed esperti. Fondamentale è: la figura del tecnico abilitato che indica come dovranno essere fissati gli ancoraggi della linea vita alla struttura di supporto, e la scelta di un prodotto certificato.

  1. Documentazione

L’installazione viene completata dalla fornitura e spiegazione del manuale d’uso; dotato di dettaglio fotografico delle operazioni di utilizzo dell’impianto anticaduta e dalla posa della segnaletica. Il proprietario dell’edificio deve custodire il libretto d’uso e manutenzione del sistema, avendo cura di seguire scrupolosamente le prescrizioni del produttore in merito alla manutenzione dell’impianto per garantire la sua regolare funzionalità.

  1. Manutenzione

La manutenzione deve essere eseguita da un soggetto con caratteristiche di idoneità professionale tale da garantire le manutenzioni indicate nel libretto d’uso e manutenzione fornite dal produttore. La manutenzione periodica della linea vita è definita dal produttore ed è indicata nel libretto di uso e manutenzione (generalmente 12 mesi). Prima di utilizzare un qualunque dispositivo anticaduta presente in copertura deve essere accertato che sia stata effettuata la manutenzione prevista.

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Le Linee Vita sono sistemi che permettono di ridurre l’incidenza di una possibile caduta dall’alto

Le Linee Vita sono presidi necessari quando un lavoro viene svolto ad un’altezza superiore ai 2 metri da un piano di calpestio stabile.

La norma tecnica UNI EN 795 del 2002 definisce le tipologie dei dispositivi anticaduta da installare su tetti, coperture e altre parti degli edifici. Le classi utilizzate più di frequente sulle coperture (tetti piani o inclinati) sono: classe A, classe C e classe D.

Linee vita in classe A

La classe A comprende i punti di ancoraggio da fissare in modo permanente a superfici verticali, orizzontali e inclinate e gli ancoraggi strutturali da fissare a tetti inclinati. Il loro utilizzo è quindi generalmente limitato agli effetti pendolo o ai percorsi di accesso alla linea principale.

Linee vita in classe C

La classe C comprende tutti i dispositivi dotati di linee di ancoraggio flessibili orizzontali. Queste linee sono tese tra ancoraggi strutturali fissati in modo permanente alla struttura, alle quali si può applicare il dispositivo di protezione individuale. Questa soluzione comporta una maggiore ergonomia in quanto l’operatore può compiere lunghe distanze senza mai doversi staccare dal dispositivo.

La Linea Vita in classe C è costituita da:

ancoraggio strutturale;

ancoraggio strutturale intermedio (quando necessario);

punti di ancoraggio;

linea di ancoraggio.

Linee vita in classe D

La classe D comprende i sistemi su rotaia rigida orizzontale. Questi dispositivi, essendo rigidi ed avendo deflessioni ridotte, permettono di ridurre il tirante d’aria necessario rendendoli confrontabili con i Tipo A, ma permettendo comunque una buona ergonomia d’utilizzo in quanto l’operatore può compiere lunghe distanze senza mai staccarsi dal dispositivo.

Le restanti tipologie di linee vita (Tipo B ed Tipo E) sono quei dispositivi che rientrano nel Regolamento Europeo 425 del 2016 che li identifica come DPI poiché sono removibili, senza l’ausilio di utensili, dopo ogni utilizzo.

Linea Vita Marche vende e fornisce dispositivi anticaduta per tetti e coperture, linee vita UNI 11578.

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La filiera progettuale, realizzativa ed operativa per i sistemi anticaduta e le linee vita è indubbiamente consistente.

Le figure tecniche e non, impegnate nella progettazione, installazione ed utilizzo, sono responsabili sia per nuove costruzioni che in fase di ristrutturazioni o installazione di impianti tecnologici in copertura.

Quali sono queste figure tecniche in fase di progettazione?

Il coordinatore per la progettazione

Il coordinatore è responsabile della mancata o errata progettazione delle misure preventive e protettive in dotazione all’opera e le modalità operative da adottare per il loro corretto utilizzo.

Professionista Incaricato per Relazione Calcolo 

È la figura tecnica competente che redige ed è responsabile della relazione di calcolo relativa al dimensionamento dei fissaggi strutturali dei dispositivi di ancoraggio.

Verifica la resistenza degli elementi strutturali della copertura alle azioni trasmesse dal sistema anticaduta.

Direttore dei lavori

Il direttore dei lavori è un rappresentante del committente con riferimento alle manifestazioni di volontà contenute in ambito strettamente tecnico, con poteri d’ingerenza, pari a quelli del committente, finalizzati alla buona realizzazione dei lavori.

Le possibili inadempienze possono riguardare:

-assenza controlli sulla corretta installazione;

-adeguamento non effettuato del sistema anticaduta in base ad eventuali varianti in corso d’opera;

-assenza di presentazione al competente Ufficio Comunale, della documentazione esecutiva al termine dell’installazione;

-mancata/errata presentazione dell’Elaborato (o Fascicolo) Tecnico della Copertura al Committente;

-mancato/errato riferimento al documento d’uso e manutenzione del sistema anticaduta (es. ETC) all’interno del Fascicolo dell’Opera.

Per maggiori info sui nostri sistemi linea vita contattaci: www.lineavita-marche.it

I sistemi Linea Vita nascono con l’obiettivo di garantire una protezione contro le cadute in lavori in quota.

Le linee vita sono sistemi di ancoraggio permanenti che, applicati alla copertura, assicurano agli operatori di effettuare le operazioni in quota in totale sicurezza senza quindi nessun rischio di cadute dall’alto.

Per evidenziare e verificare l’idoneità dei sistemi di ancoraggio da installare sulla copertura in funzione delle attività da svolgere, è necessario l’intervento di un tecnico abilitato che ne certifichi l’idoneità e l’efficacia.

Progettazione delle Linee vita

Il progettista delle linee vita ha l’obbligo di creare un elaborato grafico con la descrizione dei rischi e delle modalità di utilizzo del sistema anticaduta, evidenziando i percorsi da seguire in base alla disposizione degli ancoraggi.

Al termine dei lavori di posa, il tecnico qualificato, l’ingegnere o architetto, che ha redatto il progetto, deve sottoscrivere la relazione di calcolo che attesti la corretta installazione.

Installazione delle Linee vita

L‘installazione della linea vita, deve seguire le indicazioni del fabbricante, collaudando il sistema secondo indicazione del costruttore, testandone l’efficienza e la corretta posa.

Dunque, è fondamentale affidare la progettazione e l’installazione di una Linea vita soltanto a professionisti del settore.

Inoltre, il proprietario dell’edificio che decide di installare una linea vita, deve custodire il libretto d’uso e manutenzione del sistema, avendo cura di seguire scrupolosamente le prescrizioni del produttore in merito alla manutenzione dell’impianto per garantire la sua regolare funzionalità.

Utilizzo delle Linee vita

L’utilizzatore di una Linea Vita deve prendere visione della documentazione relativa al sistema di ancoraggio, con particolare riguardo alle indicazioni relative alla zona d’accesso e alla dislocazione degli elementi sulla copertura. È inoltre tenuto ad effettuare un’ispezione visiva al sistema prima del suo utilizzo, per verificarne l’idoneità, l’integrità e l’assenza di rotture palesi.

I nostri sistemi Linea Vita, sono studiati e modellati in base all’esigenza del cliente.

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DPI essenziali (dispositivi di protezione individuale) che formano un corretto sistema anticaduta. In particolar modo dei punti d’ancoraggio.

I sistemi anticaduta sono una protezione che salvaguarda la vita del lavoratore da una caduta dall’alto. Questi sistemi sono composti da specifici elementi che consentono di svolgere in sicurezza lavori in quota di qualsiasi natura.

In un sistema di anticaduta sono essenziali:
1. Il punto d’ancoraggio con resistenza pari almeno a 10 kN (circa 1000 Kg)
2. Il collegamento tra ancoraggio e imbracatura.
3. L’ imbracatura idonea.

Che cos’è un punto di ancoraggio?

Secondo la definizione tratta dalla direttiva europea UNI EN 795, il punto d’ancoraggio è l’elemento al quale un DPI di un sistema anticaduta può essere applicato.
Il punto di ancoraggio deve essere progettato in modo da accettare il dispositivo di protezione individuale e garantire che il dispositivo di protezione individuale, correttamente applicato, non possa staccarsi involontariamente.

Ci sono punti di ancoraggi fissi e mobili.
Un punto ancoraggio fisso, non viene considerato un DPI. Per essere a norma, questo modello deve possedere una capacità di resistenza minima di 10 kN (circa 1000 Kg).
Gli ancoraggi mobili, invece, sono considerati a tutti gli effetti dispositivi di protezione individuale. Ad esempio un tripode, essendo portatile, è considerato DPI mentre non lo è un tassello installato e fisso nel muro.

Punti d’ancoraggio. Le classi.

I punti di ancoraggio si dividono in 5 classi.
Alla classe A1, appartengono gli ancoraggi strutturali da fissare su pareti, colonne, architravi ecc. Gli ancoraggi strutturali da fissare a tetti inclinati, invece, compongono la classe A2.
Nella classe B vi sono gli ancoraggi provvisori mobili, come il tripode.
Nella classe C i dispositivi di ancoraggio che utilizzano linee di ancoraggio flessibili orizzontali; mentre fanno parte della classe D i dispositivi di ancoraggio che utilizzano rotaie di ancoraggio rigide orizzontali.
Infine, compongono la classe E gli ancoraggi a corpo morto, ad esempio il blocco in cemento.

Assicurare la protezione del lavoratore è la prima cosa a cui ogni azienda o impresa ha l’obbligo di provvedere, qualunque sia il settore.
Linea Vita Marche Srl è specializzata nella vendita dei dispositivi di ancoraggio strutturale o Linea Vita e dei sistemi di anticaduta dall’alto.
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Le linee vita per tetti sono sistemi anticaduta posti su coperture atte a rendere la sicurezza degli operatori completa e piena.

Le linee vita per tetti vengono generalmente installate per la realizzazione del tetto ma vengono poi lasciate in opera al fine di permettere di eseguire in sicurezza anche i successivi interventi di ispezione e manutenzione ordinaria.

Quando è possibile installare una linea vita tetto o sistema anticaduta?

I casi sono tanti:
-quando si rifà un tetto di un’abitazione o di un edificio;
-nelle Regioni in cui è obbligatorio;
-quando viene richiesto da un tecnico nella costruzione o revisione di un immobile.

Che cos’è la “Linea vita” tetto?

La linea vita tetto è un sistema brevettato composto da 2 punti fissi detti punti di ancoraggio congiunti da un cavo d’acciaio inossidabile messo in tensione al quale si collegano i D.P.I. indossati dai lavoratori.
Le linee vita possono essere di 3 tipologie, tipo A, tipo B e tipo C. Vediamo le varie differenze.
• linea vita di tipo A: sotto classificata in A1 e A2, sono le linee vita di tipo permanente.
• linea vita di tipo B: temporanea (fatte ad esempio durante e per l’esecuzione del cantiere).
• linea vita di tipo C: anch’essa permanenti.
Una volta che la linea vita è stata installata e collaudata correttamente essa funge da punto di ancoraggio “sicuro”. Gli operatori che si trovano a lavorare in quota dovranno agganciare il moschettone presente nella loro imbracatura alla corda d’acciaio sulla linea vita. Nel caso di caduta dell’individuo la linea vita garantirà il sostegno della persona che si ritroverà penzolante in aria ma sano e salvo.

Linea vita tetto, normativa

L’installazione della linea vita permanente è obbligatoria quando già si sa che sul tetto dovranno lavorare operai specializzati per manutenzioni, installazioni ecc. In ogni caso, qualsiasi lavoratore deve obbligatoriamente lavorare in sicurezza: pertanto se per fare la manutenzione del tetto è necessario camminare sui coppi e non vi sono parapetti che proteggono dal rischio di caduta l’utilizzo di una linea vita è obbligatorio.

Installare i sistemi Linea Vita non è soltanto obbligatorio ma permette anche di agevolare le operazioni e di fornire agli operatori strumenti adatti a svolgere il modo efficace e sicuro ogni tipo di lavoro in alta quota. Contattaci per info: https://www.lineavita-marche.it/